Proiezione in anteprima | 27 febbraio 2024 ore 18.00
Il Trentino è una terra ricca di castelli e di leggende, testimoni privilegiati della storia popolare della nostra regione. Tra i numerosi racconti ve n’è uno appassionante che richiama il dramma di Romeo e Giulietta: si tratta della Leggenda di Olinda e Arunte e del loro amore contrastato a Castel Caldes, in Val di Sole.
La vicenda sembra riferirsi a un fatto storico accaduto a metà del Seicento: il legame tra la contessina Elisabetta Maria Thun, figlia del Conte Rodemondo, e il giovane Giovanni Alfonso Bertoldi. L’unione fu osteggiata dalla famiglia per via del differente ceto sociale. Nella trasposizione in leggenda la giovane Olinda fu rinchiusa in una stanza del castello, dove morì di stenti poco più che ventenne.
Un ambiente chiamato come la “prigione di Olinda” esiste realmente e nel 2021 è stato oggetto di un intervento di restauro conservativo. L’associazione Artea di Rovereto, in rete con il Castello del Buonconsiglio. Monumenti e collezioni provinciali, che ha in gestione Castel Caldes, ha restituito vita alla leggenda facendone una ricostruzione cinematografica. Il cortometraggio restituisce uno sguardo sulla società trentina del Seicento e sulla condizione della donna in quell’epoca. Fondamentale nella ricostruzione è stata la consulenza dei conservatori e dei restauratori del museo, nonché la disponibilità dei documenti d’archivio: risale al 1868 la prima testimonianza scritta della leggenda, un poemetto in dialetto noneso pubblicato dal sacerdote Giovanni Andrea Manincor; nel 1958 Aldo Gorfer ipotizza che la Leggenda di Olinda si riferisca a fatti realmente accaduti, quali il rapimento di Elisabetta Maria Thun (sorella del conte) da parte di Giovanni Alfonso Bertoldi (figlio del medico di Cles), nel 1661.
Il progetto ha coinvolto giovani artisti e cineasti trentini con solide formazioni nel settore. Tra gli interpreti vi sono Camilla Martini, nel ruolo di Olinda, attualmente membro del cast della serie Rai Black-out; Lorenzo Tomazzoni, attore roveretano nei panni di Arunte, recentemente nel cast del film Il Comandante, per la regia di Edoardo De Angelis, e Those about to die di Roland Emmerich; Giovanni Vettorazzo, noto attore roveretano nel ruolo di Rodemondo; Alice Conti, attrice torinese nel ruolo di balia. La regia è stata affidata a Nicola Dondio, formatosi alla RUFA Rome University of Fine Arts, mentre la fotografia è a cura di Luigi Zoner, diplomato presso il Centro sperimentale di Cinematografia della capitale.
Il cortometraggio verrà presentato in anteprima alla stampa e ai partner con una proiezione privata presso il Cinema Modena di Trento il 27 febbraio 2024 alle ore 18.00, per poi essere presentato al grande pubblico nel mese di maggio in occasione della riapertura di Castel Caldes.
Il lavoro è stato realizzato nell’ambito del Bando produzioni culturali promosso dalla Fondazione Caritro, con il sostegno della Regione Trentino Alto Adige, l’Apt della Val di Sole e il Comune di Caldes, il contributo della Cassa rurale Alto Garda Rovereto, il rental milanese Camera service group, nonché il supporto di numerosi altri sponsor lagarini tra i quali Arti grafiche Longo, Farmacia Thaler, Ottica Passuello, Pizzeria Le Fucine.